L’abito tradizione e caratteristiche

È il massimo dell’eleganza per un uomo, sempre che si sappia abbinarlo all’occorrenza o alla circostanza per cui si ha la necessità di indossarlo.I particolari di un abito a cui bisogna prestare attenzione sono i colori, le stoffe e, soprattutto, la linea (o taglio), che è molto importante.

Linea è vestibilità dell’abito

Il Taglio di un abito ha lo scopo di valorizzare la vostra figura e deve “Indossare in modo impeccabile”.

I punti chiave per giudicare la vestibilità di un abito sono:

spalle: devono essere abbastanza ampie da consentire alla parte esterna delle maniche di scendere comodament e perpendicolarmente, ma non troppo larghe da ingrossare la figura;

manica: deve essere lunga al punto giusto da lasciare intravedere sempre il polsino della camicia di qualche millimetro quando il braccio è disteso lungo i fianchi, mentre a braccio piegato all’altezza dello stomaco diventa di un centimetro abbondante;

busto: la giacca deve essere comoda sul torace da poter essere abbottonata anche da seduti.

Per avere la certezza che un abito calzi in modo impeccabile si necessita di una manifattura sartoriale, oppure, come valida alternativa all’abito “su misura”, scegliere linee di confezioni che producono con i vari “drop” o con “taglia calibrata”, che trattasi di rapporto tra la larghezza del torace e quella della vita. Di seguito i vari tipi di “drop”:

drop 10: conformazione extra-snella.

drop 7-8: conformazione snella.

drop 6: conformazione normale.

drop 4: conformazione mezza forte.

drop 2: conformazione forte.

drop 0: conformazione extra-forte.

Il drop 6 è il “drop” classico che abitualmente si trova in commercio, proprio degli uomini di corporatura media. I drop 7 e 8 si vestono con spalle larghe e vita stretta, mentre i “drop” 4 e 2 si adattano a corporature forti, con stomaco o pancia significativi.

Scegliere il colore

Quando si sceglie il colore dell’abito, bisogna tener presente che non tutti i colori sono adatti ad una determinata circostanza, alcuni colori vanno bene d’estate altri in inverno, e che altri impongono degli abbinamenti che è fondamentale conoscere prima di osare.

I colori classici dell’abito da uomo  quelli su cui,  si và sul sicuro perché adatti a qualsiasi circostanza – sono il nero, il blu e il grigio (grigio chiaro oppure antracite).

Potete scegliere, invece, anche un abito in altra tinta (esempio:beige, marrone o verde) per il fine settimana o le occasioni meno formali. Molti, oggi, preferiscono il marrone anche negli ambienti business, ma è giusto sapere che alcune aziende, soprattutto in Inghilterra o negli Stati Uniti, legati a vecchie tradizioni potrebbero non apprezzare la scelta.

Quando scegliamo il colore di un abito e da tener presente altri fattori importanti, quali il colore della pelle, dei capelli e degli occhi e, non ultima, la scelta di camicia, cravatta e accessori vari.

 Scelta del tessuto

La scelta del tessuto è legata, alla stagione, alla circostanza e al luogo in cui verrà indossato l’abito.

I tessuti con cui vengono realizzati gli abiti sono tessuti in pura lana o misti con fibre sintetiche o artificiali che, a seconda del tipo di filato utilizzato e della lavorazione, prendono il nome di pettinati, cardati e follati. Il tweed e gli spigati rientrano, ad esempio, nella categoria dei “cardati”, mentre fa parte dei “pettinati” quello che alcuni considerano in assoluto il miglior tessuto per la realizzazione di un abito, ossia la lana pettinata: ideale anche d’estate, è un tessuto elegante e resistente alle sgualciture.

Tipologia di abito

Oggi, gli abiti più diffusi da uomo sono in tre varianti:

il due pezzi, costituito di norma da giacca con 2 bottoni e 2 spacchetti laterali e pantaloni con o senza risvolto; può trovarsi anche nella variante 3 bottoni – sempre con 2 spacchetti laterali – oppure nella versione 3 bottoni con un unico spacco centrale.

il doppiopetto, con spacchi laterali e mai centrale.

l’abito tre pezzi con panciotto, molto meno diffuso rispetto al passato, ma di recente è riproposto.

 

Bottoni da tenere slacciati

Ci sono delle regole di eleganza che vanno assolutamente rispettate…

Con la giacca 3 bottoni si chiude solo il bottone centrale.

Con la giacca 2 bottoni si chiude solo il bottone superiore.

Mai, in nessun caso, deve essere chiuso il bottone più in basso.

Viene poi considerato un particolare molto fine che denota l’ottima fattura di un abito ed è quella di rimanere sbottonati i bottoni cuciti sulle maniche. Oggi, infatti, solo gli abiti sartoriali hanno le asole delle maniche vere, mentre gli abiti di confezione hanno sì i bottoni sul polso, ma le asole sono finte (per consentire eventuali modifiche alle maniche). Tenere sbottonata la manica della giacca è pertanto un modo elegante di dire che stiamo indossando un abito di qualità.

 

L’abito su misura

Chi si rivolge in sartoria sa bene che nessun abito confezionato, potrà mai competere in qualità con un abito realizzato “su misura”.

Quella dell’abito cucito su misura è una tradizione condivisa ancora tutt’oggi dagli Italiani e Inglesi, che resiste ancora oggi grazie a un nutrito numero di clienti in grado di apprezzare l’esclusività di un capo su misura rispetto a un capo confezionato.

Nel caso di un abito su misura spetta al sarto sia il disegno che la realizzazione dello stesso, attraverso la realizzazione di un cartamodello personalizzato elaborato in base alle vostre misure e alle vostre esigenze. Rivolgendovi a un sarto qualificato potrete, quindi, indossare un abito totalmente unico.

 L’abito Confezionato

Oggi è possibile trovare abiti già confezionati che quasi e difficile stabilire che sia di produzione industriale, i particolari sono sempre ben curati, i colori attuali e alla moda, la stessa cosa dicasi per i tessuti. Ricerche continuamente aggiornate consentono un prodotto perfetto e con rapporto prezzo qualità con nulla da eccepire.

L’abito Inglese

Per gli inglesi l’abito è uno status symbol, in quanto sottolinea la propria appartenenza a un gruppo o a un determinato ceto sociale.

Potete riconoscere un tradizionale abito inglese dalla spalla poco o per niente costruita, dalle falde che cadono morbide e lunghe sui fianchi (la cosiddetta linea a clessidra) e da un pantalone piuttosto a vita alta, perlopiù aderente e quasi sempre senza risvolto. Per far sì che il pantalone cada in maniera ottimale, si devono indossare le bretelle (anche se sta sempre prendendo più piede l’uso della cinta coulisse). Solitamente, l’abito inglese presenta due lunghi spacchi laterali sulla giacca, che consentono di infilarsi le mani in tasca. Solo la giacca 3 bottoni ha un unico spacco centrale. Le asole delle maniche, infine, sono rigorosamente vere e si possono slacciare.

L’abito Italiano

Rispetto all’uomo inglese che veste per rafforzare la sua appartenenza a un determinato gruppo, l’uomo italiano quando indossa un abito desidera far parlare di sé ed esibire la propria individualità. Pertanto, l’uomo italiano nella scelta di un abito si farà guidare soprattutto dal proprio gusto, senza lasciarsi condizionare dalle ferree norme dettate dal ceto/gruppo di appartenenza e porrà grande attenzione alla scelta di tessuti e colori e all’esclusività della linea.

L’abito da cerimonia

Se siete invitati a un evento mondano serale, avete due opzioni: il frac o lo smoking. La tipologia di abbigliamento richiesto è solitamente specificato nell’invito: se è richiesto il frac troverete scritto “abito di gala” o “white tie” (cravatta bianca), se invece è una serata in smoking leggerete “abito da sera” o “black tie” (cravatta nera)… sì perché il frac si indossa per tradizione con un cravattino bianco (per non essere confuso con un cameriere), mentre lo smoking con cravattino nero.

Una curiosità: lo “smoking” è chiamato così solo in Italia e nei paesi di lingua francese e tedesca; negli Stati Uniti esso è designato come “tuxedo” e in Inghilterra come “dinner jacket”.

Se l‘occasione mondana a cui dovete prendere parte si svolge prima delle ore 18, allora l’abito da cerimonia che fa per voi è il tight (o morning dress), un abito spezzato di notevole eleganza.

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